Mi è capitato spesso e specialmente durante l’infanzia di sentirmi dire di essere un po’ troppo sensibile, timida e fra le nuvole. ” Dovresti vivere dentro una campana di vetro” mi disse un giorno “simpaticamente” una mia parente. Un giudizio, come tanti che purtroppo ti vengono facilmente regalati quotidianamente, che mi è rimasto dentro, facendomi sentire “frangibile”, strana e con qualcosa che non va.
Recentemente ho letto l’ultimo libro di Federica Bosco “ Mi dicevano che ero troppo sensibile” , l’ho trovato illuminante e lo consiglio vivamente a chi si sente un po’ così. A quelle anime con una percezione della realtà tripla, con una sensazione di totale estraneità dal presente, iperefficienti mentalmente e predisposte ad assorbire le sofferenze altrui. E’ un manuale, anzi un vero e proprio kit di sopravvivenza, scritto in maniera chiara; un’intima confessione dell’autrice per aiutare, con la sua esperienza, tutte le persone altamente sensibili e che si sentono spesso incomprese in questo mondo… e non parliamo solo di sensibilità, più o meno lo siamo tutti, ma di una forma di sensibilità più accentuata, dove lo studio e l’identificazione a livello clinico di questo tratto peculiare è relativamente recente. In astrologia non basta conoscere il segno solare per determinare se vi è una predisposizione all’ipersensibilità. Appartengo al segno del Leone che secondo la tradizione è forte, orgoglioso, attivo ed esuberante, ma anche se la corrispondenza anatomica è legata al cuore, sede delle emozioni e dei sentimenti, non porta a giustificare quel tratto caratteriale e quell’essere così altamente emotiva. Osservando il mio tema natale ad esempio, la Luna si trova congiunta a Nettuno, se guardiamo le influenze che questi pianeti hanno sull’uomo, vediamo che possono favorire le componenti a livello psichico e bioenergetico delle persone ipersensibili.
Una posizione particolare della Luna, in un tema natale, porta ad assorbire maggiormente gli influssi dei movimenti lunari, i quali vanno ad agire sui cicli biologici e sul sistema nervoso. Questo avviene perché la sua azione sull’uomo è legata alla capacità che l’individuo ha di controllare le varie emozioni, e ciò dipende proprio dalla posizione della luna natale. Se osserviamo un grafico astrologico e vediamo che la Luna si trova in segni d’acqua, ci troviamo già di fronte ad una persona che ha una certa influenzabilità emotiva. Anche questo però non è sufficiente a spiegare una sensibilità più accentuata, una natura più delicata della media o una reattività maggiore verso le persone o le cose che stanno intorno. Quello che porta a vivere in una realtà astratta, dove emozioni e sensazioni vengono percepite in maniera più forte o esagerata, facendoci sentire “diversi”, può dipendere da una posizione rilevante di Nettuno, il pianeta dell’infinito, del trascendente, ma anche della genialità e della creatività. E se ci sono aspetti del pianeta con la luna natale, l’ipersensibilità è assicurata.
Un pensiero su “I 2 pianeti dell’ipersensibilità.”
Grazie!il vostro argomento mi ha fatto capire certe cose sulla mia ipersensibilità!